Manutenzione Porte Tagliafuoco

Manutenzione Porte Tagliafuoco

La manutenzione è importante

La manutenzione nell’ambito della produzione e commercio delle porte tagliafuoco gioca un ruolo estremamente importante per la sicurezza del prodotto e di chi lo utilizza, oltre che essere un’azione obbligatoria da eseguire secondo la normativa porte tagliafuoco. Durante la manutenzione viene verificato il corretto funzionamento della chiusura e soprattutto vengono svolte tutte quelle azioni mirate a preservare le caratteristiche iniziali della porta tagliafuoco. Infatti una manutenzione porte tagliafuoco efficace assicura una perfetta conservazione nel tempo di tutti gli accessori che la compongono.

I requisiti per offrire il servizio di posa in opera e manutenzione sistematica di porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per controllare la dispersione del fumo sono regolati dalla norma UNI 11473-3, il principale riferimento per effettuare una manutenzione a regola d’arte. Infatti secondo l’allegato 6 al D.M. 10 marzo 1998 e dall’articolo 5 del DPR 37/98 comma 1 le porte devono essere sottoposte a controlli di manutenzione periodici, il cui obbligo è di almeno 2 volte all’anno.

Presa in carico della porta

Per prima cosa il manutentore incaricato deve esaminare il sito dove si trovano le porte tagliafuoco e/o le finestre che necessitano del controllo periodico. Questa è la fase di presa in carico della porta. Successivamente il manutentore deve:

  • Verificare le condizioni delle porte installate;
  • Verificare gli interventi precedenti consultando le registrazioni sul libretto d’Uso e Manutenzione della porta;
  • Verificare la conformità della posa in opera delle porte;
  • Verificare la stabilità della porta in generale, tra cui tenuta e integrità dei sistemi di fissaggio;
  • Verificare che sulla porta non siano presenti alterazioni o modifiche non consentite dal produttore;
  • Verificare corrispondenza certificazioni cartacee della porta.

Per eseguire la manutenzione sulle porte tagliafuoco il manutentore incaricato deve disporre del documento che sintetizza tutte le azioni compiute durante l’intervento, il quale funge da vero e proprio rapporto ufficiale.

Sorveglianza

Oltre alla manutenzione propriamente materiale è obbligatorio effettuare anche una “sorveglianza”, ovvero una vera e propria manutenzione visiva per verificare che le porte e/o finestre tagliafuoco siano nelle condizioni operative standard. Ciò significa che non devono riportare danni materiali e permettere un facile accesso. Tale manutenzione visiva non necessita di un tecnico specializzato, ma può essere eseguita dal personale normale a patto che abbia ricevuto adeguate istruzioni.

La sorveglianza visiva sulle porte tagliafuoco prevede che:

  • Il sistema di apertura della porta sia integro e funzioni alla perfezione;
  • Le guarnizioni siano perfettamente integre e non presentino alcun danno;
  • La chiusura della porta sia regolare, dunque essa non deve presentare alterazioni come, fessure e fori e soprattutto il corpo principale non deve essere piegato;
  • La porta ruoti liberamente senza impedimenti;
  • Gli elementi di autochiusura siano perfettamente funzionanti;
  • Il dispositivo di chiusura automatico elettromagnete, se presente, possieda un dispositivo efficiente.

Controllo periodico

Ogni sei mesi è dunque obbligatorio effettuare la manutenzione su porte/chiusure tagliafuoco e/o finestre resistenti al fuoco. Tale controllo deve essere effettuato solamente da personale correttamente formato e specializzato, a parte per la sorveglianza visiva che può essere eseguita anche dal personale interno. La manutenzione è estremamente importante per verificare l’integrità della porta e la sua corretta funzionalità nelle situazioni normali e quotidiane nel luogo dove è installata.

Di seguito riportiamo tutte le operazioni che il tecnico manutentore deve eseguire durante il controllo periodico delle porte tagliafuoco. Tutte queste azioni da compiere obbligatoriamente sono regolate dal punto 7.7 della norma UNI 11473-1:

  • Verificare che la porta presenti il marchio di conformità, posto sottoforma di targhetta dal produttore;
  • Verificare la presenza di eventuali ostacoli inadeguati che vanno a minare il corretto funzionamento della porta;
  • Verificare l’integrità delle guarnizioni mettendo in evidenza eventuali danni e alterazioni non consentite;
  • Verificare il fissaggio di porta e telaio e presenza di eventuale verniciatura;
  • Verificare solidità e soprattutto continuità dell’ancoraggio a muro, delle parti mobili e riportare eventuali movimenti strani che si potrebbero verificare tra porta/telaio e tra le ante;
  • Verificare l’integrità in generale della porta e rilevare eventuali corrosioni, spaccature, cedimenti, distorsioni, opacizzazioni, incrinature, vetri rovinati ed altre eventuali alterazioni che danneggiano la costruzione originaria;
  • Verificare che le cerniere siano correttamente lubrificate, che l’asse sia in posizione verticale e che funzionino in modo opportuno. La coppia di attrito deve inoltre presentare il valore corretto previsto dalla norma;
  • Verificare che i vari dispositivi di apertura della porta funzionino correttamente controllando la lubrificazione dello scrocco, serratura e fissaggio, la forza di riaggancio dello scrocco della serratura, la forza e coppia di sgancio della maniglia, maniglione antipanico e piastra a spinta;
  • Verificare che la porta si apra con facilità e senza impedimenti;
  • Verificare la scorrevolezza generale della porta controllando perni, carrelli, cavi, pulegge, contrappesi e catene;
  • Verificare la corretta velocità di chiusura della porta e il relativo riaggancio;
  • Verificare gli elementi di autochiusura della porta controllando lubrificazione, braccio chiudiporta ed eventuali perdite di olio sullo stesso, allineamento delle ante e del telaio in riferimento al chiudiporta a pavimento, corretto funzionamento della boccola del perno del chiudiporta e valvola che regola la velocità di chiusura;
  • Verificare che la porta si chiuda correttamente verificando i tempi di chiusura della stessa e il relativo coordinatore;
  • Verificare gli elettromagneti e i vari elementi termosensibili che fanno parte dei dispositivi di ritegno della porta tagliafuoco controllando lubrificazione, corretto fissaggio, tensione di alimentazione, buono stato del cavo di alimentazione, potenza assorbita. Controllare inoltre che il manuale elettromagnete si sganci correttamente e che non si presentino ossidazioni su ancora e magnete stesso.

Dopo che il tecnico manutentore incaricato completa tutti i controlli obbligatori sopracitati deve procedere con la stesura del rapporto di intervento. Successivamente si deve procedere all’aggiornamento del relativo cartellino di manutenzione.

La manutenzione ordinaria

Quando su una porta tagliafuoco si riscontrano danni lievi e non troppo ingenti deve essere effettuata, sempre da personale specializzato, una manutenzione ordinaria del prodotto. Tale azione di riparazione, che può essere eseguita anche durante il controllo periodico, prevede solitamente la sostituzione e/o sistemazione di danni di lieve entità che si possono verificare sulle porte tagliafuoco. Dopodiché il tecnico deve procedere con la verifica della funzionalità della porta testando tutti gli accessori tra cui dispositivi di apertura, coordinatori della sequenza di chiusura, dispositivi di auto-chiusura, dispositivi di ritegno e cerniere. Alla fine della manutenzione il tecnico procederà alla stesura del rapporto di intervento.

La manutenzione straordinaria

L’ultimo tipo di manutenzione è quella straordinaria, che va eseguita quando la porta tagliafuoco subisce danni ingenti che necessitano di attrezzature particolari per essere sistemati. Anche nel caso di sostituzioni di intere parti della porta e soprattutto di interventi che non possono essere eseguiti in loco si parla di interventi straordinari sul prodotto. A fine manutenzione il tecnico è sempre tenuto alla stesura del rapporto di intervento e, se sono state eseguite sostituzioni, deve essere redatta anche la nuova dichiarazione di corretta installazione.

Cartellino di manutenzione

Tutte le porte tagliafuoco utilizzate regolarmente devono presentare obbligatoriamente il cartellino di manutenzione, il quale viene redatto e applicato dalla società che compie il servizio di manutenzione. Nel caso in cui venga cambiata la società incaricata del servizio il cartellino dovrà essere sostituito con quello dell’impresa attuale.

Requisiti dei locali: vie di fuga e uscite di sicurezza

Oltre alle porte tagliafuoco è importante che anche i locali dove sono posizionate siano in sicurezza e a norma di legge. A tal proposito si devono osservare accuratamente le relative norme di agibilità e sicurezza, le quali assicurano una permanenza sicura all’interno degli edifici e un’evacuazione rapida in caso di incendio. Vediamo insieme i punti principali:

  • Tutte le vie di fuga e uscite di emergenza devono essere totalmente sgombre per garantire una percorribilità al 100%;
  • Tutti i dipendenti devono essere in grado di evacuare l’edificio in ogni momento e da ogni locale. È molto importante che tutti riescano a raggiungere un luogo passando per vie di fuga idonee evitando di dover attraversare siti pericolosi che potrebbero intralciare la fuga, come per esempio locali caldaia, scalinate eccessivamente strette oppure magazzini contenenti materiale infiammabile;
  • È obbligatorio apporre le segnaletiche di sicurezza ben visibili e che permettano a tutti di uscire dall’edificio dalla via più breve e sicura;
  • Le luci di emergenza devono funzionare anche in caso di guasto elettrico e per questo devono essere munite dell’apposito del dispositivo. Esse devono essere posizionate lungo tutte le vie di fuga;
  • Nel caso che l’edificio contenga più di 25 persone deve essere presente almeno una scala di sicurezza in più rispetto a quella ordinaria. Questo vale per gli edifici che hanno subito ristrutturazioni o di nuova costruzione, poiché le persone devono sempre avere un facile accesso alla scala di emergenza più vicina;
  • Le porte di emergenza devono sempre essere accessibili, dunque è severamente vietato chiuderle a chiave impedendone l’apertura. L’unica eccezione è regolata da specifiche istruzioni dell’autorità competente. Tutte le porte di emergenza devono essere dotate di maniglione antipanico ed essere apribili verso l’esterno, oltre che presentare le segnaletiche apposite;
  • Come già specificato le vie di fuga devono essere sempre sgombre per assicurare una rapida uscita, seguendo le misure previste dalla legge ovvero altezza minima 2 metri e larghezza di due moduli pari a 1,20 metri;
  • Oltre alle porte d’emergenza anche quelle interne all’edificio devono sottostare ad alcune regole ben precise, oltre che essere tutte apribili dall’interno. Di seguito riportiamo le caratteristiche di numero e larghezza che devono possedere:
  • Fino a 25 persone per locale deve essere presente una porta non inferiore a 0,80 metri di larghezza;
  • Da 25 a 50 persone per locale deve essere presente una porta non inferiore a 1,20 metri di larghezza;
  • Da 51 a 100 persone per locale devono essere presenti una porta da 1,20 metri e una porta da 0,80 metri di larghezza;
  • Nei locali con più di 100 persone devono essere presenti una porta da 1,20 metri, una porta da 0,80 metri e una porta da 1,20 metri di larghezza.
  • Nel caso di locali che possono contenere più di 300 persone si deve fare riferimento al nuovo DM attuato nel giugno del 2016 che presenta specifiche disposizioni tecniche a riguardo.

L’unico caso in cui il numero complessivo delle porte può essere minore è che la larghezza complessiva non risulti inferiore.

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